Legge di bilancio: il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali

Le disposizioni contenute nei commi da 1053 a 1055 dell’Art. 1 L. 178/2020 della Legge di Bilancio consentono un credito di imposta a valere dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 relativo agli investimenti in beni strumentali, in beni tecnologici e in beni immateriali.

il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali

Il credito di imposta si riferisce agli investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nuovi non 4.0.

Questa novità permette a tutte quelle aziende che vogliono innovare, di sfruttare un credito di imposta sull’hardware acquistato per i progetti di digitalizzazione.

Le tavolette grafometriche e tutto l’hardware che propone DDocuments accessorio alle sue soluzioni, come gestione del magazzino e workflow rientra in questa preziosa opportunità da non lasciarsi sfuggire.

Come sfruttare questo credito? Ecco di seguito una breve spiegazione, DDocuments è a disposizione per fornire maggiori approfondimenti.

Misura dell’agevolazione fino al 31/12/2021, ovvero entro 30/06/2022 con ordine e acconto del 20% entro 2021

Credito del 10% del costo (elevata al 15% per gli investimenti nel lavoro agile) e nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Misura dell’agevolazione ANNO 2022, ovvero entro 30/06/2023 con ordine e acconto del 20% entro 2022

Credito del 6% del costo e nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Utilizzo del credito

Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione di altri tributi o contributi tramite presentazione di mod. F24 e può essere utilizzato in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in vigore in funzione dei beni. 

Per i soggetti con un volume di ricavi inferiore a 5 milioni di euro il credito d’imposta è utilizzabile in un’unica soluzione.

I beni agevolati, oggetto di credito di imposta, se vengono ceduti entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di entrata in funzione o destinati a strutture produttive all’estero perdono il diritto all’agevolazione che deve essere riversata all’Erario.

Le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni agevolative, ossia una dicitura come segue: “BENI AGEVOLABILI AI SENSI DELL’ART. 1 commi da 1051 a 1064 dell’Art. 1 L. 178/2020”. La fattura priva di riferimento non è considerata documento idoneo.

Sono esclusi dal riconoscimento del credito di imposta i seguenti investimenti:

  • Autovetture
  • Beni per i quali il coefficiente di ammortamento è inferiore  al 6,5%
  • Fabbricati e costruzioni

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Legge di bilancio: il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali ultima modifica: 2021-03-01T09:01:41+00:00 da DDocuments

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