Se si riceve la fattura in reverse charge interno, a seconda delle funzionalità degli erp e dei programmi di contabilità utilizzati, quando avviene l’integrazione è possibile produrre un documento autofattura xml con tipologia TD16 che viene trasmesso al sistema di interscambio.
Nel nuovo tracciato, infatti, il valore TD16 del tipo documento non ammette l’indicazione in fattura dello stesso soggetto sia come cedente/prestatore che come cessionario/committente.
In concreto va valorizzato il fornitore nella sezione dati del cedente prestatore mentre l’acquirente nella sezione dei dati del cessionario/committente.
Inoltre, nel campo 1.5 <TerzoIntermediarioOSoggettoEmittente> del tracciato va inserito l’identificativo fiscale del Cessionario/Committente in quanto è il soggetto che emette e quindi trasmette a SDI la fattura elettronica, nel campo 1.6 <SoggettoEmittente> si valorizzerà con [CC]: cessionario / committente o con [TZ]: soggetto terzo a seconda che il processo preveda la firma digitale del CC o di un Terzo (ad esempio l’intermediario). In caso di non apposizione della firma digitale va valorizzato con CC.
Lo stesso discorso in merito alla compilazione del file della fattura elettronica. Resta valido per gli acquisti di beni e servizi dall’estero, nei casi previsti del nuovo tracciato con Tipo Documento TD17, TD18, TD19 è possibile generare un file xml di integrazione/autofattura in reverse charge, a seconda dei casi e trasmetterlo al sistema di interscambio.
Ovviamente, i documenti dal TD16 al TD19 sono trasmessi al sistema di interscambio al fine di comunicare l’imposta o la natura nei casi previsti ed eliminare l’esterometro del ciclo passivo.
Questi xml che transitano per il sistema di interscambio e tornano al cedente prestatore, giustamente non saranno mai consegnati alla controparte commerciale.